Informazioni
Nel pieno dell’autunno l’Altopiano della Paganella, in Trentino, si riempie di nuovi colori. Il giallo lucente dei larici spicca accanto al verde intenso delle altre conifere, le latifoglie virano tra pennellate di arancione e rosso, mescolandosi alle mille sfumature che tingono boschi e prati. È questo il momento perfetto per vivere un’immersione totale nella natura, camminando tra sentieri e rifugi affacciati su alcuni dei panorami più belli delle Dolomiti di Brenta.
Se vi state chiedendo quali siano le escursioni in Dolomiti Paganella più adatte a questa stagione, continuate a leggere questo articolo. Troverete gli itinerari autunnali da non perdere e, in fondo, i consigli della guida alpina Davide Carton.






5 escursioni da fare in autunno in Dolomiti Paganella
Per chi è alla ricerca di idee per un’escursione da fare in autunno nella zona Dolomiti Paganella, in Trentino, ecco 5 proposte di trekking con un dislivello medio-basso: da quelle che accompagnano a scoprire i percorsi dei pionieri dell’alpinismo fino ai sentieri didattici per bambini, passando per punti panoramici mozzafiato e rifugi che propongono le eccellenze gastronomiche del territorio.
1 – Croce di Fai, uno dei panorami più belli dell’Altopiano

La Croce di Fai, a 1.460 metri di quota, è un luogo panoramico da non perdere, se vi trovate in zona. Dalla croce è possibile vedere Fai della Paganella, le Pale di San Martino, il monte Bondone e ammirare il Brenta e la Valle dell’Adige da un punto di vista privilegiato. Come arrivare? Partendo da Passo Santel (1.033 metri) e risalendo prima lungo la strada forestale sterrata e poi lungo la mulattiera e il sentiero 603, in direzione Campedel, fino a raggiungere la Croce di Fai, il più bel punto panoramico del monte Fausior. Non scordatevi di aprire il “libro di vetta” per lasciare un pensiero, un ricordo o un segno del vostro passaggio.
>>> Info: visitdolomitipaganella.it
2 – Monte di Mezzocorona, sospesi nel vuoto a 648 metri d’altezza

Il Monte di Mezzocorona, a 891 metri, si affaccia sui vigneti della Piana Rotaliana Königsberg. La cima può essere raggiunta in tre modi: a bordo della funivia, a piedi seguendo il sentiero SAT 500 (con un dislivello di 672 metri) o prendendo la via ferrata Burrone Giovanelli, che dalla località Ischia si snoda tra scale, staffe e funi di sicurezza e si inoltra nella montagna esplorando un canyon di incredibile bellezza.
Sul posto è inoltre possibile vivere un’esperienza mozzafiato salendo sulla piattaforma panoramica a sbalzo: una struttura sospesa a 648 metri d’altezza e dotata di pavimentazione in vetro (una novità recente).
>>> Info: www.pianarotaliana.it
Per chi volesse proseguire, dalla cima partono numerosi itinerari, come il Sentiero didattico delle confidenze, dove i più piccoli possono approfondire la fauna e la flora locale grazie a un percorso guidato e diviso in 16 tappe.
3 – Rifugio Malga Andalo, tra boschi e sentieri attrezzati

A pochi chilometri da Molveno, il rifugio Malga Andalo, a 1.357 metri, accoglie prima di tutto con una spettacolare vista panoramica sull’Altopiano della Paganella e sulle Dolomiti di Brenta. Riaperta nel giugno 2023 dopo una completa ristrutturazione, la struttura offre inoltre accoglienti stanze che profumano di cirmolo. Per arrivare a Malga Andalo si può scegliere tra tre diversi sentieri che partono da Molveno. Tra questi, c’è il famoso percorso attrezzato Donini, che è il più suggestivo ma anche il più impegnativo. Tutti prevedono un dislivello di circa 500 metri.
>>> Info e periodi di apertura: rifugiomalgaandalo.it
4 – Rifugio Croz dell’Altissimo, sulle orme dei pionieri dell’alpinismo

Il rifugio Croz dell’Altissimo (aperto durante la stagione estiva) si trova a 1.480 metri d’altezza, alle pendici della cima che porta lo stesso nome. Il rifugio è situato lungo la principale via d’accesso al versante orientale del gruppo delle Dolomiti di Brenta, un percorso che nella metà dell’Ottocento vide passare i pionieri dell’alpinismo dolomitico. Per raggiungerlo esistono tre percorsi a piedi: uno con partenza da Andalo e due con partenza da Molveno, dove (nei periodi in cui è in funzione l’impianto) è inoltre possibile guadagnare quota salendo a bordo della cabinovia che porta all’Altopiano di Pradel. I tre itinerari per il Croz dell’Altissimo condividono il sentiero SAT 340, un affascinante cammino scavato nella roccia e che offre un panorama mozzafiato non solo sulle Dolomiti di Brenta, ma anche sul lago di Molveno, gioiello turchese incastonato tra le montagne.
>>> Info e periodi di apertura: rifugiocrozaltissimo.it
5 – Rifugio La Montanara, tra cucina e percorsi in bicicletta

Sull’Altopiano di Pradel, a 1.600 metri, il rifugio La Montanara è un luogo noto non solo per la sua piacevole atmosfera alpina, ma anche per la sua cucina, che propone piatti preparati seguendo i ritmi della natura e che sono il perfetto connubio tra tradizione e innovazione.
Il rifugio può essere raggiunto a piedi con partenza da Andalo o da Molveno, seguendo le indicazioni per Pradel. In alternativa, è possibile usufruire dell’impianto di risalita di Molveno, attrezzato per trasportare anche le biciclette con le quali poi scendere lungo il percorso “Big Hero” e i sentieri della Paganella Bike Area.
>>> Info e periodi di apertura: www.rifugiolamontanara.it
Attività per famiglie: Sarnacli Mountain Park, per i piccoli esploratori

Il Sarnacli Mountain Park, ad Andalo, è un percorso didattico sensoriale, libero e gratuito, composto da 13 tappe grazie alle quali i bambini possono vivere e sperimentare in prima persona tutti gli ambienti del Parco Naturale Adamello Brenta.
La località Plan dei Sarnacli è raggiungibile in auto o a piedi, seguendo uno dei tre sentieri segnalati con partenza da Andalo: il primo (e il più indicato per i passeggini) inizia in centro paese ed è percorribile seguendo le indicazioni per Pradel e per Chalet Plan dei Sarnacli; il secondo parte da Maso Cadin, seguendo la via Crucis; il terzo, infine, si snoda tra ponticelli e forre carsiche da Maso Pegorar.
I consigli della guida alpina

“Quando si sceglie un percorso è fondamentale informarsi bene sull’itinerario, sia in salita che in discesa, e sulle previsioni meteo, per sapere come comportarsi in caso di maltempo. Soprattutto se si è alle prime armi, è meglio optare per sentieri che abbiano punti di riparo e di ristoro, come i rifugi”, spiega la guida alpina Davide Carton. “È inoltre fondamentale partire con l’attrezzatura adeguata e conoscere il dislivello tra il punto di partenza e quello di arrivo: indicativamente si può dire che sotto i 500 metri si è di fronte a un percorso di difficoltà ridotta, mentre tra i 500 e i 1000 media e sopra i 1000 possiamo parlare di itinerari per persone più allenate. Infine, va valutata la difficoltà tecnica mettendo in relazione i chilometri da percorrere e il dislivello: se la distanza è minima e il dislivello è elevato, probabilmente il sentiero sarà particolarmente ripido e tecnico”.
Suggerimento utilissimo per le escursioni con i bambini:
Ecco un consiglio molto utile alle famiglie che desiderano far vivere ai più piccoli bei momenti in quota. “Chi vuole introdurre i bambini al mondo del trekking deve tenere a mente che l’esperienza deve essere prima di tutto un’attività divertente, anche nei momenti più impegnativi”, spiega Davide Carton. “Buona regola è renderli partecipi, fin da piccoli, di quello che si andrà a fare, coinvolgendoli nella fase di pianificazione e nella scelta dell’itinerario. Allo stesso tempo si può lasciarli autonomi in alcuni aspetti, come la preparazione del loro zainetto, in modo tale da sviluppare responsabilità e consapevolezza. In ogni caso, è fondamentale rispettare i loro tempi e valutare bene la distanza da percorrere, in modo tale da poter dare loro la soddisfazione di concludere la gita”.
Dolomiti Review è il local magazine scritto con il cuore, direttamente dal cuore delle Dolomiti.
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Prudenza in montagna
⚠️ Raccomandiamo sempre la massima attenzione e la preparazione adeguata per affrontare con PRUDENZA ogni escursione. Rispettiamo tutti le raccomandazioni del Soccorso Alpino: prima di approcciarci ad un'uscita in montagna è fondamentale consultare i bollettini meteo e valanghe, studiare in modo approfondito le caratteristiche dell’itinerario sulla mappa escursionistica, valutare con consapevolezza il proprio livello di allenamento e utilizzare sempre equipaggiamento e attrezzatura adeguati. Prima di partire per un'escursione è bene informarsi presso gli uffici turistici locali e contattare i rifugi della zona per avere notizie aggiornate sulla percorribilità dei sentieri.